Quando potare le rose per una fioritura perfetta: ecco la guida

Le rose richiedono cure specifiche per avere una fioritura perfetta in primavera. Queste piante, definite spesso “le regine del giardino” per la loro bellezza ricca di simboli e significati, si dividono in molte sottospecie e si presentano come arbusti di medie dimensioni e con fiori profumati e di vari colori a seconda della tipologia, che vanno dal bianco al rosso, passando per il blu. Tra le cure fondamentali per avere rose rigogliose e sane e con una fioritura perfetta c’è la potatura.

Per potare le rose occorre seguire determinati accorgimenti ed eseguire l’operazione regolarmente. Infatti, una potatura eseguita a regola d’arte e nel periodo giusto garantirà una fioritura perfetta e abbondante in primavera. Esistono diverse tecniche di potatura delle rose a seconda della varietà delle piante, che possono essere raggruppate in questi tipi principali: rose a cespuglio, a miniatura, arbustive. In questa guida su come e quando potare le rose ci riferiamo alla tipologia più comune e diffusa, quella a cespuglio.

Quando potare le rose per una fioritura perfetta

Il momento appropriato per potare le rose dipende dal clima e dal luogo, ma in linea generale, il periodo migliore per la potatura principale è la fine dell’inverno, poco prima della ripresa vegetativa della pianta in vista della primavera. Nel nord Italia, questo momento corrisponde ai mesi di febbraio e marzo, mentre nelle regioni del centro-sud si può procedere con la potatura delle rose anche leggermente prima, tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio, grazie al clima più mite.

Le rose a cespuglio sono caratterizzate da rametti in eccesso che non hanno utilità ai fini della fioritura. Va detto, tuttavia, che una pulitura costante delle piante va effettuata tutto l’anno, eliminando le parti secche e deboli, senza effettuare tagli drastici. Questi ultimi vanno invece effettuati con la potatura delle rose principale, quella che appunto avviene alla fine dell’inverno, quando iniziano a comparire le prime gemme. Tale operazione è necessaria per lasciare più spazio e forza vegetativa ai rami che andranno poi a fiorire.

Come effettuare la potatura delle rose

Scoperto “il quando”, andiamo ora a conoscere come effettuare la potatura delle rose con questa guida definitiva che si riferisce, ricordiamolo, alle rose a cespuglio che rappresentano la tipologia più diffusa nei nostri giardini e nelle nostre case. Prima di scoprire “come”, però, è importante anche sapere perché effettuare la potatura è un’operazione necessaria per le rose, oltre a stimolare una fioritura perfetta e favorire lo sviluppo di nuovi rami cariche di gemme e fiori:

  • ringiovanire la chioma
  • migliorare la circolazione di aria e luce
  • evitare malattie
  • dare forma e struttura alla pianta

Per prima cosa si eliminano tutti i rami secchi, ingialliti, deboli e le eventuali parti danneggiate della pianta. Occorre effettuare tagli netti e inclinati di 45 gradi, appena sopra il germoglio e avvalendosi di cesoie e forbici ben affilate. Effettuare tagli inclinati è essenziale per evitare che l’acqua si raccolga in prossimità del taglio, provocando la marcescenza del ramo. Poi si passa a sfoltire la parte centrale della rosa. Questo passaggio è importante per far sì che anche le foglie interne abbiano l’aria e la luce necessarie.

Eliminare i rami in eccesso nella parte centrale della rosa serve anche per dare forma alla pianta. Di solito le rose fioriscono nei rami nuovi, quindi è importante mantenere i nuovi germogli che daranno vita ai getti destinati alla fioritura. Allo stesso modo, è importante togliere alla radice succhioni e polloni basali perché non sono produttivi e sottraggono energia alla pianta.

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