Pensione di reversibilità: ecco chi ne ha diritto e come richiederla

Tutto ciò che concerne la pensione é di dominio pubblico e questo è sicuramente giusto in quanto tutto dobbiamo essere informati sull’argomento che prima o poi, almeno si spera, toccherà da vicino ognuno di noi. Parliamo di un traguardo invidiabile che può essere inteso come il coronamento della propria attività lavorativa.

Non tutte le pensioni però vengono concesse quando si raggiunge una certa età e si dice addio al mondo del lavoro in quanto, in alcuni casi, è possibile ricevere dei trattamenti che rispondono al nome di pensione ma si allontanano moltissimo dal concetto che tutti abbiamo circa questo trattamento economico. Un chiaro esempio è quello che risponde al nome di pensione di reversibilità: ecco di che cosa si tratta.

Che cos’è la pensione di reversibilità?

Hai mai sentito parlare di pensione di reversibilità? Con questo termine facciamo riferimento ad una sorta di trattamento pensionistico, o ad una parte dello stesso, che viene erogato ai famigliari stretti di un lavoratore o di un pensionato che purtroppo viene a mancare. É quindi una quota di denaro che lo Stato devolve ai famigliari superstiti della persona scomparsa, in modo che gli stessi possano avere un aiuto economico sul quale contare.

Nella maggior parte dei casi si ha diritto a questa quota proprio dinanzi alla scomparsa del soggetto pensionato e sarà proprio l’INPS ad esaminare le richieste e ad autorizzare le parti per avviare le concessioni laddove queste sussistessero. Saranno necessarie opportune verifiche per esaminare al meglio tutto i requisiti e una volta portato a termine ogni tipo di processo sarà quindi necessario attendere qualche settimana per avere il responso finale.

Chi ha diritto alla pensione di reversibilità?

Come detto finora, la pensione di reversibilità è un trattamento che viene riservato a persone che sono vicine al pensionato o al lavoratore che è venuto a mancare e che quindi potrebbero aver bisogno di quel reddito se non lavorano oppure se sono troppo avanti con l’età. Ma chi potrebbe avere le carte in regola per ricevere tale assegno da parte dell’INPS? La legge autorizza questo trattamento per:

  • Il coniuge
  • I figli
  • I nipoti
  • I genitori del deceduto
  • Fratelli o sorelle

La prima persona che potrebbe beneficiare della pensione di reversibilità è proprio il coniuge, seguito poi dai figli inabili, per i quali non ci sono limiti, oppure per i quali questo diritto vale fino al compimento dei 26 anni di vita, dopodiché decadrà in maniera automatica. Dopo di loro abbiamo i nipoti fino a quando questi non compiranno la maggiore età.

Qualora dovessero mancare tute queste figure la pensione di reversibilità spetterà ai genitori del defunto o ai fratelli. Per richiedere tale trattamento é quindi necessario mettersi in contatto con l’INPS e seguire tutte le procedure presenti sul sito. Sarà possibile ottenere lo stesso risultato contattando un patronato e affidando la pratica a degli esperti in materia.

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