I rifiuti nel mondo sono aumentati esponenzialmente con il passare dei decenni. Ogni nazione cerca un modo diverso per contenerli, tentando di riciclare quanto più possibile per ottenere buone possibilità di riutilizzo. Non è un caso che fra le attività principali ci sia il compost, un tipo di esercizio che prevede di riusare i materiali organici come concime.
Ma c’è anche un altro modo di trattare i rifiuti, e che potrebbe interessare milioni di persone. Stiamo parlando dell’estrazione di oro proprio dai rifiuti, una attività tanto assurda quanto veritiera. Parliamo di qualcosa che potrebbe essere assurdo, ma che permette di ricavare buone quantità di minerali. Come funziona questo tipo di ricavo?
L’oro nei rifiuti elettronici
Noi sappiamo che la maggior parte dei prodotti spazzatura, cioè quelli non riutilizzabili o destinati alla rottamazione, vengono sviluppati con materiali scelti in fase di fabbricazione. Può sembrare qualcosa di scontato da dire, però è proprio questo punto che deve essere analizzato correttamente. Potrebbe esserci dell’oro pronto ad essere estratto.
E non è qualcosa di così impossibile da immaginare. Si tratta di piccoli e minuscoli residui di oro, presenti in ogni elettrodomestico e dispositivo elettronico. Talmente piccoli da risultare quasi invisibili all’occhio umano. Riuscire ad estrarli manualmente non è consentito, in quanto non si possono raccogliere come se niente fosse. Tuttavia c’è un altro modo con cui estrarli.
L’estrazione di minerali preziosi
Degli esperti del settore hanno cercato di capire come estrarre i residui di oro dai dispositivi. Così hanno inventato degli oggetti spugna, cioè dei veri e propri utensili per catturare gli ioni di oro. Piano piano vengono raccolti e trasferiti da una parte all’altra, rimuovendo l’oro dai dispositivi per raccoglierne in grandi quantità. Ne esistono di due tipi per ora:
- Spugna di chitosano: Si tratta di una spugna prodotta con molecole di chitosano, in grado di catturare gli ioni di oro con strutture 3D
- Spugna di aerogel: Analogamente alla spugna di chitosano, questa è prodotta con aerogel di nanofibre proteiche e può assorbire gli ioni di oro
Come è facilmente immaginabile non si tratta di strumenti disponibili per chiunque. Sono in grado di compiere quello che, all’apparenza, sembra che sia impossibile, ma ci vorrà molto tempo prima che tutti quanti siano in grado di farlo. L’obiettivo è di cercare di riutilizzare i minerali estratti dagli elettrodomestici, in modo tale da non sprecare praticamente nulla.
E per quanto possa sembrare difficile, di sicuro ci si trova sulla buona strada. Tutto ciò che serve è rimanere aggiornati su questo argomento, in maniera tale da non perdersi nessun aggiornamento al riguardo. Più avanti sarà possibile ricavare oro direttamente dai dispositivi ed elettromestici che si hanno in casa.
