Pensioni medie in Italia: ecco le cifre che sorprendono tutti

Le Pensioni medie non sono mai uguali anno per anno, ed in Italia si tratta di un tema da sempre molto “caldo” e sentito, per vari motivi, dall’età media anagrafica che è sempre mediamente più alta, fino ad una non naturale riequilibratura tra gli stipendi, pensioni ed altri redditi in relazione al costo della vita, condizione che porta anche le pensioni medie ad essere valutate.

Naturalmente non esiste un calcolo preciso della pensione media, in quanto questa viene modificata ogni anno, generalmente alla fine di quello precedente, nell’ordine delle pensioni minime. Attraverso il calcolo di queste ultime infatti sono sviluppate buona parte delle forme di redditi pensionistici, in particolare quelle del contesto di supporto alle fasce più deboli.

Calcolo pensionistico

La pensione minima aggiornata al 2025 è stata soggetta alla rivalutazione tramite perequazione, uno specifico calcolo sviluppato attraverso l’INPS quindi per lo stato, che serve a modificare il potere d’acquisto dell valuta, l’euro, in base ai livelli di inflazione, che a sua volta va a modificare il potere d’acquisto effettivo del denaro.

Per il 2025 viene calcolato un importo minimo dell’assegno sociale che non può essere inferiore a 538,69 euro, un leggero incremento di poco più di 4 euro rispetto al 2024, quando l’importo minimo era piazzato su una base minima di 534,41 euro, in base a questo ambito sono calcolate varie forme di pensionamento anche di tipo lavorativo e quindi contributivo.

Quanto è la pensione media in Italia?

Ma la pensione “media” intesa come calcolo medio approssimativo, in Italia, a quanto ammonta al mese? E’ regolarment estabile intorno ai 1.468 euro, anche se questo dato prende in considerazione anche la tredicesima (e l’eventuale quattordicesima), con delle differenze sostanziali tra nord e sud, nel settentrione la pensione media è mediamente più alta, raggiungendo quasi i 1600 euro, sempre di media.

  • In Italia rispetto agli ultimi 5 anni la pensione generalizzata è aumentata nell’importo di circa il 6,7 % allo stesso tempo non è rimasto uguale il potere d’acquisto

Il valore viene modificato in modo particolare in alcune regioni ma anche in base al periodo di tempo, infatti nella prima metà dell’anno la media si riduce a poco più di 1.220 euro al mese. Ed è rilevante anche al distinzione per quanto riguarda le pensioni lavorative tra uomini e donne, che nel caso del genere femminile possono essere anche più basse del 30 %.

La media di età pensionabile media in Italia, ossia l’età scelta o “obbligata” per andare in pensioni resta intorno a 64,5 anni, in una tendenza europea al rialzo con alcune nazioni che hanno età ancora più elevate.
La situazione pensionistica in Italia resta a dir poco complessa, considerate anche le differenze di stampo economico.

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